Notizie sempre più frequenti riguardanti profili “rubati”, video finiti in rete all’insaputa dei soggetti interessati e questioni di privacy violata da parte dei Social, pongono in evidenza quanto il nostro approccio alla rete sia ingenuo. Manchiamo della percezione e della consapevolezza che il “mondo virtuale” possa produrre effetti concreti sulla nostra realtà di tutti i giorni.
Le nostre azioni in Rete producono risultati che spesso non riusciamo ad immaginare in anticipo. Il fulcro di questa mancanza di prospettiva può essere individuato, nel non avere piena coscienza che le informazioni che ci scambiamo in rete, vengono affidate a mezzi di comunicazione, i quali le espongono a diffusioni per le quali non abbiamo dato (e mai daremmo) il nostro consenso.
Soprattutto ciò che spesso ci sfugge è, che quello che consideriamo il mezzo di comunicazione più rivoluzionario della storia, in realtà è anche (o forse principalmente) una grande rete commerciale che prospera e si accresce nutrendosi delle informazioni stesse di cui si costituisce.
Facebook, WhatsApp, Google e tutti i vari Social e motori di ricerca in realtà non sono dei mezzi a nostra disposizione, non sono dei servizi che ci viene gratuitamente concesso di utilizzare. Prima di tutto questo, sono grandi colossi imprenditoriali che ci rendono fruibile la rete ed i suoi vantaggi imponendoci un prezzo di cui non sempre siamo consapevoli: le informazioni sul nostro conto, la nostra individualità e a volte anche la nostra intimità.
Quanto detto non ha lo scopo di demonizzare un prezioso strumento di cui l’uomo può avvalersi e le cui prospettive di sviluppo sono appena agli albori e i vantaggi tutti da scoprire. L’informatica e la tecnologia hanno cambiato le nostre vite e, senza ombra di dubbio, ancora molto possono fare per migliorare la qualità della vita dell’uomo.
Lo scopo che ci si pone in questa sede è quello di rivalutare la prospettiva da cui guardare questa “nuova era” nascente, comprenderne al contempo vantaggi e pericoli per poterne cogliere il meglio in termini di benefici ed occasioni, senza trascurare di cautelare i nostri diritti, la nostra intimità e quella delle persone che ci sono care.
Questo nuovo punto di vista ci permette di non esporci ingenuamente ai rischi della rete, ma da solo non può salvarci dalle minacce a cui essa ci espone. A questo punto si rivela di fondamentale importanza l’adeguato utilizzo di tutti quegli strumenti informatici (antivirus, aggiornamenti) che possono tutelarci più di quanto non crediamo. Dotarsi dei necessari strumenti di protezione, eseguire le procedure prevenzione, associati ad un’adeguata “cultura informatica” che sostenga la scelta dei comportamenti più adeguati durante i nostri approcci alla rete ci offrono la possibilità di usufruire di questi strumenti apprezzandone i vantaggi e mantenendone il controllo consapevole.